Tutta dentro...

Alla fine dopo tanti tira e molla, assieme alla solita compagnia si decise di passare il capodanno in Valtellina, eravamo due auto, in auto eravamo io, la mia ex e due amiche…
Per una questione logistica dovemmo dividerci in due alberghi, non era un problema dal momento che avevamo due auto.
Dopo la reception ci recammo nelle nostre stanze, da rito c’era il pompino di routine, era una forma d’inaugurazione stanza che rispettavamo puntualmente.
Passammo la giornata a divertirci per il paese, io, gli amici ed un’amica speciale, mentre tutte le rispettive compagne erano dal parrucchiere.
Alla fine ci preparammo per la cena, passammo una bella serata in amicizia, ricordo che bevvi molto, senza preoccuparmi troppo dal momento che non avrei dovuto guidare, ma quella sera lasciò un segno dentro di me.
Arrivati in stanza verso mezzanotte decisi di fare una doccia, nel mentre entrò in bagno la mia ex, senza porsi il problema fece i suoi bisogni, prese un borsello dalla sua roba e tirò fuori dei giochini che ci accompagnavano durante le nostre avventure sessuali, un doppio dildo di 45 cm, un plug in anale, un vibratore di medie dimensioni, uno strapon ed infine un gioco nuovo preso a mia insaputa, precisamente delle palline anali che portò subito in doccia.
Cominciammo a baciarci con molta foga, voleva fare da padrona ma le andò male, la misi di spalle e cominciai a scoparle la fighetta stringendole il seno con molta presa, le piaceva farsi stringere il seno fortissimo!
Senza pensarci troppo presi il nuovo gioco, era composto da 6 palline, partendo da una grossa come una ciliegia fino ad una misura come un mandarino, cominciai facendo penetrare davanti la prima, la seconda, la terza e poi fino ad arrivare all’ultima con tanto di gemito.
Le dissi di tenerle dentro fino a quando non saremmo usciti dalla doccia.
Arrivati sul letto, la feci mettere a 90 e con una bella lubrificata glielo misi nel culo, sentivo le palline davanti che ostruivano l’inculata, così pian piano cominciai a toglierle, arrivato all’ultima feci fatica, così presi un po di lubrificante e pian piano cominciai a tirare fino a tirarla fuori del tutto, ma guardando la sua figa il buco era talmente largo che non potevo non giocarci con le mie dita, cominciai direttamente con due, poi tre, poi quattro, fino a quando mi chiese di rallentare la foga e quante dita avevo dentro, le risposi quattro e metà pollice, e lei disse: allora prendi il lubrificante e prova pian piano ad inserire anche il pollice, per ora non sento male, ma stasera voglio che mi spacchi la figa con la tua mano, così cominciai a spingere con delicatezza, era talmente allargata che vedevo il buco del suo culo tiratissimo, ma alla fine con un colpo deciso le misi dentro tutta la mano, proprio così, avevo tutta la mia mano dentro, non potevo crederci, andai avanti per un po’ accelerando sempre di più.
Ero il suo padrone, lei era immobilizzata senza poter fare nulla, la feci girare senza tirare fuori la mano, mi misi di fianco a lei, mentre le rompevo la figa mi prese il cazzo in bocca, arrivando fino alle mie palle… da li arrivò il nome gola profonda!
Ormai stanchi e soddisfatto per aver raggiunto questo obbiettivo cominciai ad estrarre la mano, non era facile, ma più mi muovevo più lei godeva, alla fine riuscii a togliere l amano, rimasi li a guardare questa figa completamente aperta, se le avessi messo il mio cazzo c’era poco da fare, così presi lo strapon e cominciai a scoparla con quello, era la prima volta che lo facevo, ma era divertente, la feci venire un’altra volta, non aveva mai abbastanza…
Quello fu l’inizio di una lunga serie di perversioni.